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Sergio Sablich
LUIGI DALLAPICCOLA
Un musicista europeo

EDIZIONI L'EPOS - Palermo - 2004

Dal sito Ex Novo Musica San Maurizio:

....La presentazione della ricca monografia di Sergio Sablich dedicata a Luigi Dallapiccola (1904 -1975) nel centenario della nascita, appuntamento attorno al quale ruota la serata musicale di San Maurizio, rappresenta un'occasione preziosa per riavvicinarsi ad uno degli indiscussi grandi maestri del '900 musicale europeo; compositore non facile, tenacemente ancorato all'idioma dodecafonico, avvertito come orizzonte necessario per un pensiero musicale moderno, in grado di farsi carico, in modo rigoroso e senza dispersioni soggettive o post-romantiche, dei registri simbolici adeguati a incarnare-rappresentare un lacerato nuovo umanesimo novecentesco.
Sablich anche qui, com'è suo costume, arricchisce il testo di corposi contributi analitici sul corpo delle opere presentate; tuttavia il libro nel suo complesso non si rivolge solo allo specialista, piuttosto traccia un ritratto organico che si snoda tra arte e vita, sorretto da una scrittura agile, assai curata e documentatissima, attenta soprattutto a non impigliarsi nei rovesci speculari dell'agiografia o dell'arido tecnicismo....

Le Recensioni - da Biblio-net Musica Classica - 14/05/2004

La Musica come struttura del Tempo

Credo che la caratteristica (e il privilegio) di Dallapiccola sia stato quello di mantenersi ininterrottamente interprete oltre che compositore. Questo lo legò in maniera indissolubile al “presente”, a quella struttura del Tempo che la Musica pienamente incarna. Fu un confronto continuo e fisico con la letteratura a lui contemporanea. Così, ad esempio, ha assunto l’alone della leggenda il suo sodalizio con Sandro Materassi e il ruolo svolto dal loro duo in favore della conoscenza sempre più puntuale delle opere del ‘900. D’altronde, lo stuolo di riconoscimenti internazionali, che costella la carriera di questo grande italiano d’ Istria,  è il riflesso consequenziale di tale ricerca inesausta e coerente, riecheggiata immancabilmente nel lavoro della composizione.

Uno dei misteri che accompagnano le celebrazioni centenarie della nascita di Luigi Dallapiccola sta infatti nella incrollabile sagacia con cui seppe coniugare il proprio stile dodecafonico e la continua curiosità verso ogni tipo produzione musicale. In una delle sei lettere inedite che Sablich disvela in appendice al proprio studio, scrive Dallapiccola: “Ascoltiamo, dunque; guardiamo intorno a noi. E, nel nostro lavoro, teniamo presente quanto Padre Mappel dice nel Cp. IX (’Il Sermone’) in Moby Dick: ‘Guai a colui che non volesse essere sincero, anche quando fosse salvezza essere falso!’” (pag. 217).

Più d’uno, e non solo fra i compositori, avrebbe il fremito ai polsi di fronte a tanto rigore, oggi. Non Luigi Dalla piccola. Fino all’ ultimo, fino al suo Commiato (1972), compimento del  precedente Ulisse e di una vita che, non meno delle nostre, può dirsi odissea.

Il libro di Sablich, misurato linearmente sulla vicenda cronologica, accompagna l’evoluzione e la ricerca del grande compositore, tracciandone una rigorosa analisi che ci rende la figura statuaria di Luigi Dallapiccola nella giusta prospettiva di protagonista musicale del secolo scorso. Per citare l’ amato Euripide: “Il tempo dirà tutto alla posterità. E’ un chiacchierone, e per parlare non ha bisogno di essere interrogato”.

Una nota particolare, infine, per sottolineare il valore assoluto (e raro in Italia) del catalogo de L'Epos, casa editrice giovane, coraggiosa e di raffinato gusto.