1 Agosto 2004
Requiem per I Solti
Ricordate Sir Georg Solti?
Direttore di una certa notorietà e fama quand'era in vita, attivissimo sul
mercato discografico, e poi, come spesso accade agli interpreti anche di razza,
accantonato e quasi dimenticato. Ingiustamente, sia chiaro. Perché anche se
Solti non era un interprete proprio originalissimo e profondissimo, la sua
vitalità era esaltante, la sua tecnica sopraffina, il suo carisma notevole.
Proveniva da una grande scuola, quella ungherese o meglio mitteleuropea, aveva
conosciuto e collaborato con musicisti valenti, come Richard Strauss e Arturo
Toscanini, aveva diretto stabilmente grandi orchestre, come Chicago, e
soprattutto si era speso con grande generosità in un repertorio vastissimo, nel
quale si trovava a casa propria in ogni luogo. Forse se un appunto si poteva
fare a Solti era quello di essere un direttore buono, anzi ottimo, per tutte le
stagioni, ma senza una punta specialmente emergente di specificità: da Bach ai
contemporanei, dal sinfonico al teatrale, e perfino nella musica da camera (era
un eccellente pianista), si attestava sempre su livelli altissimi, ma per così
dire un po' piatti in cima. Avercene, però, di direttori così. L'occasione per
ricordare Solti ci è offerta dalla
pubblicazione promossa dalla Decca di un dvd che immortala l'esecuzione del Requiem di Mozart nel duecentesimo
anniversario della morte del compositore (5 dicembre 1991): nella Cattedrale di
Vienna, coi Wiener Philharmoniker e un cast stellare comprendente la Auger, la
Bartoli,Vinson Cole e René Pape. Esecuzione, sia detto subito, bellissima e
affidabilissima. Non avresti detto che Solti fosse un direttore mozartiano,
quand'era in vita, dato che tendeva a sottolineare un certo lato robusto e
muscoloso, assai poco viennese, del suo stile.Ascoltata oggi, questa
testimonianza è invece di altissimo valore: Solti era soprattutto un musicista
istintivo, e il suo istinto era di quelli che colpivano nel segno. Morale della
favola sarebbe sciogliere un lamento sullo stato attuale dell'interpretazione
direttoriale, quando anche un Solti ci pare un gigante. Dove sono, oggi, i
direttori del suo tipo, capaci di coniugare la modernità tecnicamente più
affilata con una comprensione così naturale del repertorio? Ecco, ci mancano i
direttori del formato di un Solti. Forse perché, per formazione e cultura, non
esistono più.
[Solisti] A. Auger, C. Bartoli, V. Cole, R. Pape
[Direttore] Sir George Solti
[Orchestra] Wiener Philarmoniker
[DVD] Decca 071 139 9
Classic Voice Opera n. 63, agosto 2004